La qualificazione giuridica di un sito web: un quadro giuridico più esteso.
Come si è già avuto modo di osservare nell'ambito dei post dedicati alla qualificazione giuridica di un sito web, chi scrive ritiene che non si possa parlare di una vera e propria branca giuridica autonoma rispetto agli altri istituti giuridici e definibile a mezzo dell'espressione “diritto di Internet”: si tratterebbe, invece, di individuare un settore giuridico dotato di propri principi autonomi e trasversale rispetto ai vari istituti propri dell'ordinamento giuridico italiano (da quello relativo al diritto d'autore a quello in materia di contratti, eccetera), ciò in quanto Internet non costituisce altro che uno strumento volto allo scambio di dati.
Da ciò consegue come, a seconda dell’analisi delle singole caratteristiche rilevanti proprie di un sito web, possano essere messe in luce diverse particolarità comportanti l’applicazione di varie discipline: per esempio, un sito web è un bene immateriale che abbisogna, al fine di poter sussistere, di un supporto materiale (principalmente, uno strumento magnetico di immagazzinamento di dati) e di un servizio mediante il quale un utente di Internet possa accedere alle informazioni così salvate. Si potranno, così, intrecciare alle limitazioni poste dalla legge n. 633/1941 altri vincoli derivanti dal contratto che il titolare dei diritti relativi a un determinato sito web dovrà sottoscrivere con il fornitore dello spazio web.
Ancora, nel momento in cui un soggetto decidesse di creare una rivista telematica mediante la realizzazione di un sito web, quest’ultimo soggiacerebbe alle regole poste in materia di editoria elettronica (principalmente, si confronti quanto è sancito dalla legge n. 62/2001)
Soggetto autore: Dott. Giovanni Nosari, 02/02/09 - www.leggeinternet.it - tutti i diritti riservati.
